IA al servizio dell’Italia: una Strategia ambiziosa per il futuro?

19 Aprile 2024

L’AgID (Agenzia per l’Italia digitale) e il Dipartimento per la trasformazione digitale, consapevoli delle potenzialità dell’intelligenza artificiale (IA) per lo sviluppo di numerosi settori della nostra società, hanno elaborato la Strategia Italiana per l’IA 2024-2026 (la “Strategia”).

L’ambizioso piano perseguito è quello di integrare l’intelligenza artificiale in settori chiave come la Pubblica Amministrazione, la salute, l’istruzione, l’industria e le infrastrutture digitali, con l’obiettivo principale di stimolare la crescita economica e migliorare la qualità dei servizi per i cittadini. Per raggiungere lo scopo, il piano si basa su quattro pilastri:

  • ricerca e innovazione, mediante l’investimento in progetti di ricerca di frontiera e la promozione dello sviluppo di nuove soluzioni IA in linea con i valori etici e gli standard europei;
  • ottimizzazione dei processi amministrativi attraverso le tecnologie dell’IA;
  • formazione e competenze, mediante la creazione di un ecosistema di formazione che prepari i cittadini alle sfide e alle opportunità di lavoro nell’era dell’IA;
  • infrastrutture digitali, mediante lo sviluppo e il potenziamento delle infrastrutture digitali per supportare la diffusione dell’IA in tutti i settori.

Un aspetto centrale della Strategia è l’enfasi posta sull’etica e sulla regolamentazione. L’Italia si impegna, infatti, a garantire che l’IA sia sviluppata e utilizzata in modo responsabile, nel rispetto dei principi etici e dei diritti fondamentali, riconoscendo tale approccio come fondamentale per costruire un futuro digitale sicuro, inclusivo e vantaggioso per tutti.

Uno degli elementi di novità della Strategia, maggiormente meritevoli di attenzione, è l’istituzione di una Fondazione per l’IA, che, nell’ambito della Presidenza del Consiglio dei ministri, fungerà da braccio operativo. In particolare, la Fondazione gestirà un fondo adeguato a rendere la pianificazione sostenibile e sarà la referente per il monitoraggio dell’andamento dell’implementazione delle strategie.

Ma in concreto, cosa farà e come funzionerà la Fondazione per l’IA?

Ad oggi, posto che nei giorni scorsi è stato diffuso soltanto l’Executive Summary della Strategia, non è ancora dato sapere quali saranno le specifiche funzioni e peculiarità della Fondazione.

Tuttavia, è possibile intuire che la Fondazione per l’IA svolgerà, potenzialmente, il ruolo di catalizzatore per lo sviluppo e l’adozione responsabile dell’IA in Italia. I suoi obiettivi principali saranno, infatti:

  • l’attuazione della Strategia, con il compito di tradurre in azioni concrete gli obiettivi prefissati dalla Strategia;
  • il coordinamento e il monitoraggio delle diverse iniziative legate all’IA in Italia, in modo da garantire coerenza e sinergia tra i vari progetti. Inoltre, la Fondazione monitorerà costantemente l’avanzamento della Strategia, mediante la misurazione dei progressi e l’identificazione di eventuali criticità;
  • la promozione della cultura dell’IA a tutti i livelli della società, mediante l’organizzazione di eventi, campagne informative e attività di formazione;
  • la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui potenziali benefici e rischi di questa tecnologia, favorendo un dibattito aperto e costruttivo;
  • il supporto alla ricerca e all’innovazione nel campo dell’IA, mediante il finanziamento di progetti e creando reti di collaborazione tra università, centri di ricerca e imprese;
  • la creazione di un ecosistema aperto e inclusivo in cui i diversi stakeholder potranno interagire, scambiare idee e collaborare.

L’istituzione della Fondazione per l’IA come braccio operativo della Strategia Italiana per l’IA 2024-2026 potrebbe rappresentare un’evoluzione significativa nel panorama italiano dell’intelligenza artificiale.

Tuttavia, sarà altresì necessario che la Fondazione, proprio per la rilevanza del ruolo che dovrebbe ricoprire, sia in grado di soddisfare le ulteriori esigenze di trasparenza, responsabilità, efficacia ed efficienza, nonché, indipendenza e imparzialità del proprio operato.

Il successo della Strategia non è affatto scontato anche per altre ragioni. La realizzazione di un piano così ambizioso richiede, infatti, solide fondamenta che, se mancanti, potrebbero pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi prefissatesi, ovvero:

  • infrastrutture digitali adeguate, richieste in caso di diffusione capillare dell’IA in tutti i settori previsti dalla Strategia. In particolare, sarà necessario garantire una rete Internet stabile e veloce, in grado di supportare il flusso crescente di dati e l’utilizzo di tecnologie come l’Internet of Things e i digital twin; senza connettività e banda ultra-larga, queste applicazioni rimarranno solo un’idea sulla carta;
  • governance efficace, solida e trasparente, che sia in grado di coordinare le azioni dei diversi stakeholder (pubblici e privati) coinvolti;
  • gestione del repository nazionale di dataset e modelli, con risorse adeguate e da parte di soggetti aventi competenze specialistiche.

2024 - Morri Rossetti

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